La spugna sintetica è il sostegno più usato per le composizioni floreali. In commercio si trova in tante forme, il parallelepipedo (tavoletta) è la classica, poi si trovano cerchi, sfere, coni, croci ed altre forme particolari.
Qualche fiore a stelo cavo (delphinium..) non può assorbire acqua nella spugna, in tal caso è bene tenerla sempre ricolma d’acqua, oppure riempire lo stelo cavo e poi chiuderlo con ovatta prima di inserirlo.
La spugna va imbevuta d’acqua prima di inserire i fiori, appoggiata sull’acqua in una bacinella senza forzarne l’assorbimento, se è di buona qualità 30 secondi sono sufficienti per riempirla.
Essa non contiene elementi nutritivi per i fiori.
Può essere riutilizzata più volte fino a che non è troppo deteriorata, ma va conservata umida in busta chiusa. Io comunque sconsiglio un eccessivo riutilizzo.
Nel sistemarla nei contenitori non forzare troppo, altrimenti si compatta e diventa dura e difficile da usare..
Nelle composizioni in spugna va spesso controllato il livello d’acqua, prima di cominciare conviene stabilire un punto libero dove inserire e controllare l’acqua.