La cultura delle piante d’appartamento non poteva non nascere nei paesi scandinavi.
Il lungo e desolante inverno caratteristico di queste regioni, obbligava a riparare le piante in vaso, ma era forte anche l’esigenza di ricreare un angolo verde nel proprio appartamento in contrapposizione alla desolazione esterna.
Con i primi arrivi di piante esotiche è nata la necessità di ambientarle in casa, le piante autoctone, per loro natura non ne avevano bisogno, quelle d’importazione, provenendo da altri climi, andavano protette.
Dunque la cura delle piante d’appartamento, in modo sistematico, e’ cominciata quando le navi, con la scoperta di nuovi mondi, hanno intrapreso lunghi viaggi verso questi continenti e hanno portato in Europa le prime piante esotiche.
Nel 1570 un farmacista inglese presento’ il primo MELOCACTUS, probabilmente proveniente dall’eredita’ della ‘Santa Maria’.
Nel 1620 fu importato dalla Provincia del Capo l’amarillide estiva NARCISO BELLADONNA, oggi molto comune qui in Penisola Sorrentina.
Nel 1644 le CALLE erano di casa nei giardini del Re a Parigi.
Nel 1690 gli ANANAS venivano coltivati con successo nei giardini nobili, ed arrivo’ in Europa l’EPHEDRA ( COCCOLOBA).
Nel 1698 le prime notizie della presenza in serra di ALOE ARBORESCENS.
Nel 1733 la prima orchidea tropicale, BLETIA VERRECUNDA, originaria delle Bahamas.
Nel 1770 grazie al botanico svizzero Frederik Allamand arrivarono i semi di ALLAMANDA ( nome coniato in suo onore).
Nel 1774 le prime importazioni di PELARGONIUM a foglia odorosa della Provincia del Capo.
Nel 1779 il Capitano Cook e Sir Joseph Banks portarono dalla Nuova Zelanda il PINO DI NORFOLK.
Nel 1819 dal Brasile i primi AMARYLLIS.
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