In un articolo precedente abbiamo visto come il girasole, considerato come fiore reciso, sia sempre più entrando nelle preferenze dei clienti, tanto da arrivare ad un livello di vendita quasi pari alla rosa.
Diamo oggi qualche ulteriore informazione su questo fiore.
Il suo nome botanico è ‘helianthus annuum’, è dunque una pianta annuale, appartenente alla famiglia delle ‘asteracee’, il cui fiore puo’ arrivare ai tre metri d’altezza ed il cui capolino puo’ raggiungere i 30 cm di diametro.
Il nome italiano deriva dal fatto che esso, nei campi, gira rivolgendo sempre la faccia al sole.
A tal proposito, il mito riportato ne ‘Le Metamorfosi’ di Ovidio , parla della ninfa Clizia che, innamoratesi del sole, non facesse altro che guardarlo tutto il giorno, ragion per cui fu tramutata nel girasole. Tale mitologia si scontra con il fatto che il girasole fu portato in Europa dai conquistadores spagnoli, sia come seme che sotto forma di riproduzioni in oro. Gli Incas infatti lo coltivavano gia’ dal 1000 a.c. ed era considerato fiore sacro al dio sole.
Probabile dunque che il mito greco si riferisse più all’eliotropio, specie gia’ conosciuta in Europa, che al girasole stesso.
Questo fiore ha lo stesso comportamento denominato ‘eliotropismo’, di notte puntano l’est aspettando il sole, e di giorno ne seguono il percorso nel cielo. Il girasole maturo si blocca rivolto verso l’est.
Il disco del girasole è in realtà un capolino, formato da due tipi di fiori, quelli esterni detti ‘fiori di petali’, sterili, e quelli interni, detti ‘fiori del disco’. Questi maturando diventano semi.
Per crescere bene, il girasole necessita di molto sole. Cresce meglio in terreni fertili, umidi, ben irrigati.
Come si diceva, viene sempre più utilizzato come fiore reciso, anche se non ha grande durata in acqua. Esso è reperibile quasi tutto l’anno, grazie a moderne tecniche di coltivazione.
E’ preferibile regalarlo in mazzi monotematici, semmai arricchiti da un pò di solidago, oppure in fasci misti molto colorati.
Il suo significato è ‘allegria’ e ‘orgoglio’.
Questo splendido fiore ha ispirato numerosi artisti dei più svariati campi della cultura, ricordiamo i celebri quadri di Van Gogh, presenti in altra sezione di questo sito, e alcune poesie di Montale e D’Annunzio.