Passeggiando per la Penisola Sorrentina è facile imbattersi in un muro o in una ringhiera coperta di glicine. Nel periodo primaverile gli steli nudi di questa pianta si ricoprono di meravigliosi grappoli di fiori lilla, che raggiungono anche la lunghezza di 25-30 cm, dal profumo intenso e gradevole, essi spuntano dal nulla, infatti non sono accompagnati dal solito fogliame, questo compare solo qualche giorno dopo quando i fiori cominciano a sfiorire.
La WISTERIA, altro nome del Glicine, è originaria dell’Estremo Oriente, appartiene alla famiglia delle Papilionaceae.
Oltre ai grappoli fioriti, si distingue anche per il tronco, questo si snoda alla base attorcigliandosi e modellandosi alle superfici e strutture poste in prossimità della pianta.
Il glicine si adatta a qualsiasi tipo di terreno, ma il più adatto è di tipo argilloso, ben drenato e ricco di sostanze organiche.
Si puà piantare in autunno e inverno, ma bisogna evitare gelate.
Nello scegliere la posizione si deve tener conto del fatto che la tenacia ed il vigore del tronco con il quale si sviluppa, possono provocare danni alle strutture poste nelle vicinanze. Meglio evitare dunque luoghi vicino a tegole, grondaie, e superfici pavimentate.
Le annaffiature, frequenti nella fase di attecchimento, vanno poi moderate.
Una fioritura primaverile insufficiente può essere dovuta ad una eccessiva fertilizzazione, una potatura scorretta ed una mancanza di esposizione alla luce solare.
E’ bene allora scegliere posizioni assolate, ma riparate dalle gelate tardive, ideali sono i muri e le strutture esposte ad est.
La moltiplicazione del glicine si ottiene per talea o per innesto.
Per talea: da fine luglio a fine agosto si prelevano dei rami giovani, e si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia ad una temperatura non inferiore ai 16°.
Per innesto: nel mese di marzo si prelevano delle marze dalla pianta e si innestano sulle radici della wisteria sinensis, successivamente si interrano e si mantengono ad una temperatura di 16°- 18° C.
La potatura è fondamentale per stabilire la fioritura che si avrà.
Nel mese di luglio con una forbice ben affilata tagliare i rami dell’anno ad una lunghezza di 5 6 gemme, nel mese di gennaio, taglieremo gli stessi rami ad una altezza di 2 -3 gemme, questi ultimi porteranno la fioritura.
Questa pianta pur essendo molto resistente e soggetta ad attacchi di afidi e di ragnetto rosso, raramente possono essere colpiti anche da tripidi che danneggiano le foglie. E’ anche soggetta a clorosi, le quali provocano uno sbiancamento delle foglie.