Contributo esterno (Rosa Castellano)
Il phaseolus caracalla è una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose rampicante, proveniente dall’America del Sud.
Fu introdotta in Europa dagli Spagnoli nel 1690.
E’ una pianta perenne con una capacità di crescita di oltre 6 metri in una sola stagione.
I fusti sono sottili e portano foglie trilobate, picciolate, con ogni fogliolina a base cuoriforme e apice acuto, con superficie scabra e consistenza papiracea.
I fiori sono solitari con un lieve e delicato profumo, durano poco più di 24 ore, hanno una strana forma spiralata fin da quando sono in boccio, il colore è d’un lavanda a vessillo più scuro con tinte intermedie fino ad arrivare al bianco.
La fioritura dura da luglio all’autunno.
Consigli per coltivarla:
Ha bisogno di terreno ricco e fertile a reazione neutra o leggermente alcalina, come un suolo leggermente calcare. Quando è adulta vuole esposizione in pieno sole, con una certa ventilazione. E’ preferibile che il piede della pianta sia coperto dall’ombra di qualche cespuglio invece la chioma sia libera di espandersi.
Le irrigazioni è bene che siano copiose, specie al sud, per favorire una crescita impetuosa, ed una abbondante fioritura.
La pianta può essere attaccata dall’afide nero, aspergere con getti d’acqua violenti le parti infestate, in caso di insistenza mettere per 48 ore in fusione un bel po’ di tabacco.
La riproduzione si fa per seme e non è molto facile.
Il legume è molto duro allora si mette a bagno in acqua tiepida
per 24 ore, io personalmente li lascio per diversi giorni, poi li pianto quando il legume è bello gonfio sperando di aiutare la lunga e faticosa germinazione. I vasetti con i semi si devono mantenere ad una temperatura minima di 18 gradi e ad una massima di 22 gradi, le piantine che nascono sono molto delicate e possono morire sia per colpi di calore che per l’attacco degli afidi, quindi mettere i semini in vasetti con terra molto leggera , ben drenati in ambiente caldo ma all’ombra,
con molta passione ed attenzione sono riuscita spesso ad ottenere buoni risultati.
La storia di questa pianta:
Il nome non deriva assolutamente dal nome dell’imperatore romano Caracalla, ma da “Caracoles” cioè lumache in spagnolo, il perché questo è dovuto al fatto che quando i “conquistadores” arrivarono in Sud Americano sentivano tanto la nostalgia della casa e della loro cucina ed in particolar modo delle caracoles, loro piatto preferito nella cucina madrilena, che vedendo la forma del fiore strano lo chiamarono “Caracol”, diventato poi Caracalla nel sistema binominale di Linneo.