Un breve cenno sul metodo di classificazione dei nomi delle piante mi sembra opportuno, capire perchè esistono due nomi scientifici e comprendere la differenza tra famiglia, genere, specie… faciliterà l’inquadramento di una pianta nel mondo vegetale.
Queste vengono identificate da due nomi, come si diceva, il primo si riferisce al GENERE, il secondo si riferisce ad una particolare SPECIE all’interno del GENERE. Tali nomi sono UNICI.
Bisogna però considerare che alcune piante possono avere lo stesso nome di specie pur appartenendo a generi diversi. Per chiarire facciamo l’esempio
Queste due piante pur avendo poco in comune ed appartenendo a generi diversi, hanno lo stesso nome specifico.
Questo metodo di classificazione fu introdotto da Linneo nel diciottesimo secolo, e viene comunemente chiamato BINOMIALE.
Sperando di non essere troppo noiosi, possiamo dire che in cima alla catena ci sono le FAMIGLIE di piante.
FAMIGLIA, essa comprende uno o più GENERI simili, il nome si scrive in latino ad esempio ORCHIDACEAE.
GENERE, esso comprende una o più specie con caratteristiche simili, il nome generico si scrive in latino ed in corsivo.
SPECIE, essa è una unità generica naturale che comprende piante di solito di aspetto simile, si scrive in latino ed in corsivo.
SOTTOSPECIE, essa è una varietà riconosciuta della specie, come le altre si scrive in latino ed in corsivo.
VARIETA’e FORMA, esse sono divisioni minori della specie, sempre scritte in corsivo ed in latino.
A questa classificazione ufficiale aggiungerei il NOME COMUNE della pianta.
Esso è il nome semplice, nella nostra lingua, che nel corso degli anni ha sostituito quello latino. Spesso esso è completamente diverso da quello latino, ma è il nome che facilmente resta nella memoria dei ‘non addetti ai lavori’, infatti, ad esempio, molte persone riconoscono il POTHOS, ma in pochi lo ricordano sotto il nome di SCINDAPSUS AUREUS.